Sentiero dei cervi

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Turismo

Descrizione

Superato il caratteristico paesino di Monno seguiamo le indicazioni per il Passo Mortirolo e lasciamo l’auto. 

Seguendo la segnaletica ci abbassiamo e gustandoci nel frattempo il panorama sui prati e le cascine della Val Gemella percorriamo la mulattiera che scende a sinistra sino a superare, non lontano dai resti di una vecchia segheria (“rasega”), il ponte sopra il torrente che scende dal Mortirolo. Continuando a percorrere la nostra mulattiera che si fa più ripida, raggiungiamo in circa mezz’ora la cascina di Fracai (1183 m.). 

A questo punto l'itinerario si biforca, prendiamo la strada pianeggiante meno impegnativa per il nostro itinerario e superato il vasto prato scendiamo leggermente per attraversare su di un ponte in cemento l'Ogliolo di Monno. 

Risaliamo il versante opposto della valle e seguendo la mulattiera in moderata pendenza, attraversiamo i numerosi prati con le caratteristiche cascine fino alla baita di Paghera di Sopra (1319 m. ). Prendiamo a destra, prestando attenzione ai segnali, per risalire il fianco orientale dei Dosso Toricla, sempre tra bei boschi alternati ad ampi spiazzi erbosi dove è facile vedere caprioli e cervi. Arriviamo a Pràbel (1504 m. ), lo costeggiamo sulla destra uscendo poi sulla strada asfaltata che collega Edolo a Mola, la attraversiamo e proseguiamo su un sentiero pianeggiante che porta alla baita Fontana. 

Poco prima di entrare nel prato il sentiero prosegue risalendo sulla destra il bosco sino a raggiungere il dosso Toricla, (1838 m.) dal quale si gode una bellissima vista sulle montagne che ci circondano: sui gruppi dei Baitone e dei Re di Castello - Badile, delle Orobie e sulle cime e pascoli dei Mortirolo – Val Grande. 

Per evitare l’impegnativa salita verso la cima, possiamo deviare nei pressi di una spiazzo, poco dopo un grosso traliccio della linea elettrica, proseguendo sulla destra per la mulattiera. 

Scendiamo quindi sui pascoli dell'altopiano di Mola e attraversata di nuovo la strada asfaltata, scendiamo nel vallone di Dorena tra pascoli umidi (in cui cresce la Drosera rotundifolia, piccolissima pianta insettivora, le cui foglie sono ricoperte di lunghi peli rossastri secernenti una sostanza vischiosa che intrappola l'insetto e che producono allo stesso tempo un succo digerente. Giugno-agosto.) dove non sarà difficile distinguere impronte di cervi e caprioli. Dopo aver superato due vecchi roccoli lungo uno stretto sentiero, attraversiamo il torrente giungendo così al fondovalle. 

Seguendo un’ampia mulattiera torniamo alla Val Gemella da dove inizia una ripida discesa sino alla cascina Franai. 

Seguendo il percorso già intrapreso nella nostra salita ritorniamo a Monno.

Note: si tratta di un percorso circolare che può quindi essere seguito indifferentemente nei due sensi. Viene qui descritto il senso orario, meno faticoso.

Abbigliamento e attrezzatura: media montagna.

Tempo medio di percorrenza: 5 ore

Parcheggi: sopra Monno, nei pressi di una santella al bivio tra la strada dei Mortirolo e quella che scende in Val Gemella.

Caratteristiche percorso: ampie mulattiere e ben segnalati sentieri che attraversano prati, boschi e pascoli. Si svolge entro un'oasi ricca di fauna alpina (aquile, galli forcelli ed in particolare cervi e caprioli).

Punto di partenza: Monno

Tappe: Dosso Toricla

Punto di arrivo Monno

Ulteriori informazioni

Crediti

Guida escursionistica della VALCAMONICA (versante destro) di Diego Comensoli e Paolo Turetti - Manfrini Editori.

Ultimo aggiornamento
15 giugno 2021